IL PROGRAMMA IN PILLOLE
Famiglia – Riconoscere la famiglia come autonomo soggetto di diritti e doveri. Introdurre il quoziente famigliare regionale. Destinare forti incentivi alle famiglie con più figli o che tengono gli anziani con loro. Offrire contributi sostanziosi alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa. Dare priorità all’anzianità di residenza nelle graduatorie per le case popolari e gli asili nido in modo che le famiglie italiane non siano più scavalcate da quelle extracomunitarie.
Impresa e lavoro – La crescita occupazionale deve essere il primo obbiettivo da perseguire, per invertire quel lento declino che ci ha portato in fondo a tutte le classifiche regionali e nazionali. La Regione deve fare la sua parte per riequilibrare il dislivello che si è creato tra il nostro territorio e l’asse forte sulla via Emilia, investendo maggiormente sulle nostre risorse, che sono tante, e che basta saper valorizzare. Dobbiamo ridare opportunità e fiducia a chi sceglie la nostra provincia per fare impresa e creare occupazione.
Infrastrutture e sviluppo economico – Realizzare con priorità assoluta l’autostrada Cispadana quale asse di sviluppo alternativo alla congestionata e ricca via Emilia. Senza questa fondamentale infrastruttura che dovrà collegare la provincia di Ferrara all’Autostrada del Brennero, non si può sperare nello sviluppo economico del nostro territorio. Lo stesso vale per la E 55 e per la SS 16 che dovrebbe congiungere Ferrara a Ravenna e al suo porto.
Piccolo commercio e turismo – Meno burocrazia, più contributi e più sostegno a quei nuclei famigliari che impiegano tutte le loro risorse per crearsi autonomamente prospettive di lavoro. Quando le piccole imprese sono costrette a chiudere diventano un problema sociale e una perdita di risorse anche per i Comuni. Anche il turismo ci porta un grande indotto economico, perché l’Italia è il museo del mondo, e dobbiamo premiare di più manifestazioni come il Palio o il Carnevale di Cento che sono ideale per promuovere al meglio anche il nostro patrimonio artistico e architettonico.
Agricoltura – Tutelare e promuovere i prodotti tipici del nostro territorio. Favorire l’insediamento nella provincia di Ferrara delle industrie di trasformazione legate ai nostri prodotti. Valorizzare con adeguati incentivi il ruolo dell’agricoltore come “guardiano del territorio”. Utilizzare la gastronomia per la promozione del territorio grazie ai nostri prodotti di maggior pregio, come il tartufo di S.Agostino, le vongole di Goro, l’anguilla di Comacchio, la salamina da sugo, la pera Abate…
Sicurezza – Installare telecamere in tutti i luoghi pubblici a rischio. Creare un fondo per le vittime della criminalità diffusa. Repressione dell’abusivismo commerciale, dell’immigrazione clandestina, del lavoro nero, dello spaccio di ogni droga. Riduzione degli orari notturni e maggiori controlli nei luoghi di aggregazione giovanile. Finanziamenti straordinari per la messa in sicurezza delle strade a maggior rischio di incidenti, a cominciare dalla Romea e dalla Cispadana.
Formazione e associazionismo – Troppi fondi della Regione sono destinati alla formazione professionale senza concreti riscontri in termini occupazionali, a solo vantaggio dei formatori anziché dei formati. Delegare alle associazioni di volontariato, che alla passione personale uniscono grande professionalità, il compito di fare formazione, scegliendo quelle migliori e non quelle il cui solo merito è di essere schierate politicamente.
Sanità – Istituzione di una autorità indipendente per la nomina dei primari, sottraendoli così alla lottizzazione politica. Istituzione di una Commissione d’inchiesta sull’Ospedale di Cona. Garantire la facoltà di scelta tra pubblico e privato a tutti i cittadini, ispirandosi al modello vincente della Lombardia.